Accompagniamo nel percorso

La Quercia Millenaria diventa compagnia per le famiglie nel percorso di accettazione, accoglienza
e cura del figlio attraverso il sostegno umano, spirituale e psicologico.

Nessuno è lasciato solo

I Volontari dell’associazione La Quercia Millenaria svolgono il loro servizio nei seguenti casi:

a) una famiglia con una diagnosi di malformazione fetale o patologia in gravidanza si mette in contatto con l'Associazione, e viene accolta ed inviata ai referenti sul territorio geografico da dove proviene la richiesta di aiuto;

b) è la struttura ospedaliera stessa che, trovandosi dinanzi ad una coppia con le suddette problematiche, decide su richiesta o su proposta autonoma, di affiancare alla famiglia nel bisogno una coppia formata facente parte dell’Associazione.

Cosa fa un volontario LQM?

Nel caso in cui
la famiglia contatti direttamente l’Associazione:

Nel caso in cui la struttura che ha fatto la diagnosi proponga un contatto
con l’Associazione:

Se la famiglia accetta
di essere seguita ed accompagnata dall’Associazione

  • Facilita i contatti con la struttura ospedaliera, al fine di procurare un appuntamento nel più breve tempo possibile, allo scopo di approfondire o affrontare la presa in carico e la cura della specifica gravidanza.

  • Si fa trovare sul luogo al momento dell'appuntamento per accogliere la famiglia già provata da una diagnosi di patologia e facilitare l’incontro con i medici della struttura precedentemente avvisati dell’arrivo.
  • Incontra la famiglia che viene informata dal personale sanitario dell’esistenza dell’Associazione. Al primo incontro il volontario (che ha vissuto una similare esperienza di diagnosi di patologia) presenterà alla famiglia il percorso di accompagnamento con delicatezza e sensibilità, con rispetto dei singoli vissuti e delle personali scelte individuali.

 

  • Se gradito dalla famiglia nel bisogno, e se concesso dal personale ospedaliero e compatibilmente con le possibilità del volontario, affianca la coppia durante la consulenza, le ecografie e/o eventuali approcci invasivi fetali, se necessari.

  • Crea un continuum di assistenza che si svolgerà nei periodi di attesa tra una visita e l'altra, facendosi reperire facilmente dalla coppia nel bisogno, o chiamandola a sua volta ma mai con invadenza.

  • In caso di gravidanza di un bambino a cui vengono attribuite scarse possibilità di sopravvivenza o “feto terminale” o MEF, se richiesto, sarà presente al momento del parto, sempre in accordo e se concesso dalla struttura ospedaliera ospitante. Resterà accanto per il tempo necessario, filtrando ansie e necessità della partoriente, del suo compagno, della famiglia in attesa fuori, sempre lavorando con discrezione, non invadendo il campo se non necessario ed in piena armonia e obbedienza con le regole del reparto nascita.

  • Valutando caso per caso si può costruire insieme un “Piano Nascita” in cui è di supporto per raccogliere ricordi e venire incontro a tutti i bisogni relativi a questa nascita, inclusi bisogni spirituali, come il Santo Battesimo d'Urgenza