Gabriele

Siamo Roberta e Gianni, mamma e papà di Gabriele, condividiamo con voi quello che è stato il
nostro Natale 2014, lasciando sia la voce del nostro bimbo a raccontare la nostra storia:


Ciao mi chiamo Gabriele,
sono in mezzo a voi anche se non mi potete vedere perché sono ancora nella pancia della
mia mamma e ci sono da ben 4 mesi.
In questo tempo sono successe davvero molte cose e molti sentimenti hanno abitato il cuore
del mio papà e della mia mamma e di conseguenza, anche il mio.
Innanzitutto: la Gioia. Non pensavo che due adulti potessero essere così felici per un
esserino tanto piccolo quanto lo ero io quando hanno saputo di me. Erano al settimo cielo,
vivevano quella Gioia incontenibile, straripante e contagiosa che solo una nuova vita porta
con sé. L’artefice e il destinatario di tanto Bene ero proprio io… che emozione!!
Quante speranze, progetti, sogni li ho sentiti fare su di me, tutte cose Grandiose, seppur
semplici e intime.
Nonni, nonne, zii, zie, nipoti e amici gioivano con papà e mamma per me. Il nostro inizio è
stato proprio Bello!


Questo però sarà l’unico Natale che passerò con i miei genitori perché dall’ecografia del
terzo mese sembra che ci sia qualcosa che non va, così papà e mamma vengono inviati a
farne una di più precisa e sofisticata che conferma il sospetto. La dottoressa usa parole serie
e pesanti e sento mamma e papà crollare sotto a queste parole: grave malformazione
incompatibile con la vita.
Già, a quanto pare non mi è cresciuto il cranio e questo farà sì che, una volta nato, io non
possa vivere, se non “qualche ora”.


Ai miei genitori dicono che ora devono scegliere loro, e non capisco bene cosa. Stanno loro
dicendo che possono decidere di interrompere la gravidanza, vista la gravità della
malformazione, a cui si è aggiunta pure un’altra parola difficile per me: Trisomia 18.. Quante
definizioni per dire che sarò un Angelo..
Sento che mamma è confusa e papà è spaesato, attonito.
Anche le persone a loro più vicine consigliano loro di non sottoporsi alla sofferenza di
portare avanti per 9 mesi una gravidanza che non avrà un lieto fine e sento che anche papà e
mamma hanno la stessa paura: paura di soffrire nel vedermi nascere per poi dovermi lasciar
subito andare.


Ma sento anche che la mia mamma ogni mattina, quando si sveglia, è felice di avermi con
lei, e papà a modo suo, mi tiene nel suo cuore pensando ad un nome per me.
Spero tanto che ascoltino questi loro sentimenti più che le voci del mondo, così potrò stare
con loro fino alla fine.
Oggi posso dirvi che le mie speranze sono state accolte. Non è che i miei genitori non
abbiano più paura, a volte sono ancora preoccupati su quello che sarà il nostro destino, ma
la gioia di avermi con loro è più grande della paura.
Io lo sapevo da subito che l’Amore vince sulla paura e che la Vita vince sulla morte… ma
loro lo hanno scoperto piano piano…. anche grazie a me, e forse è per questo che mi hanno
dato un nome così importante, il nome dell’Angelo che annuncia la Vita.
Buon Natale a tutti.


Gabriele dopo un’ecografia alla 30esima settimana che mostrava assenza di
battito cardiaco, è nato il 1° Aprile 2015, in piena Settimana Santa..
Lo abbiamo tenuto in braccio stretto stretto, anche se lui era già in Cielo.
Noi abbiamo accompagnato lui in quei pochi mesi di vita fetale, lui accompagna
noi per sempre.
Grazie Gabri